Premesso che:
il gruppo svedese Perstorp, con sede italiana a Castellanza (Varese), dopo avere rilevato dalla Polioli SpA la consociata Polialcoli srl con impianto produttivo a Vercelli, e dopo aver assunto pubblicamente impegni occupazionali di medio-lungo periodo, a un anno dall'acquisizione ha annunciato la chiusura degli impianti e fissato il termine dell'attività per il 31 luglio 2018;
la chiusura dello stabilimento a Vercelli comporta il licenziamento di oltre 70 dipendenti (cui l'azienda avrebbe offerto una mensilità di stipendio a titolo di buonuscita), rimasti in servizio dopo una prima significativa riduzione dell'organico aziendale avvenuta nel 2014;
i sindacati hanno avanzato la proposta di ritardare la chiusura dell'azienda per avere a disposizione il tempo necessario a ridurre il grave impatto occupazionale provocato dalla decisione del gruppo Perstorp;
il timore dei sindacati e delle rappresentanze sindacali unitarie è che dietro la decisione si celi l'intenzione, dopo aver acquisito il portafoglio clienti di Polioli, di rilocalizzare all'estero l'impianto produttivo, come sta avvenendo per altri settori industriali, perciò hanno annunciato per i prossimi giorni iniziative di mobilitazione;
per le caratteristiche produttive della Polioli, che tratta prodotti chimici, vi sono addetti con profili ad alta specializzazione, cui si aggiunge una serie di realtà legate all'indotto, con numerosi lavoratori qualificati;
tra gli addetti interessati dalla minaccia di licenziamento e i lavoratori dell'indotto, sarebbero un centinaio le famiglie coinvolte dall'improvvisa decisione assunta dalla multinazionale;
il terreno circostante lo stabilimento ospita vasche di stoccaggio che necessitano di manutenzione e controllo, attività che certamente non possono essere frutto di improvvisazione, quindi incompatibili con un piano di dismissione dell'azienda da un giorno all'altro;
risulta che l'Assessorato per il lavoro della Regione Piemonte abbia convocato un tavolo allo scopo di mettere in campo tutti gli strumenti utili a individuare una soluzione positiva della vicenda, nell'interesse dei lavoratori e del territorio;
la stessa disponibilità è stata espressa dalla sindaca della città di Vercelli che ha cercato una interlocuzione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto descritto, e se non ritenga necessario assumere urgentemente iniziative per effettuare una verifica approfondita della situazione, per la ricerca di soluzioni (mantenimento, ammortizzatori sociali e ricollocazioni) per i lavoratori.